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La mia prima Dollhouse – Parte 1 di 3   arrow

Questo tutorial è rivolto a bambini e bambine in età scolare , indicativamente dai 5 ai 12 anni, aiutati da una persona adulta. Nulla vieta di divertirsi a costruirla anche se si ha qualche anno in più 🙂

In questa prima parte taglieremo i pezzi necessari per la casetta. Nella seconda parte li metteremo insieme e nella terza parte daremo alcuni tocchi per renderla più graziosa. Nella Appendice infine sono illustrate alcune idee aggiuntive

Ecco cosa ci servirà:

  • un paio di scatole da scarpe con coperchio possibilmente di dimensioni molto simili.
  • cartoncini o carta colorata nei colori preferiti
  • forbici, un taglierino
  • una superficie su cui tagliare, un sottomano o un vecchio tagliere o delle vecchie riviste, qualcosa in pratica per proteggere il tavolo su cui lavoriamo
  • colla per carta/cartoncino
  • nastro adesivo di carta (tipo quello usato dagli imbianchini)
  • una matita
  • un righello o una piccola squadra da disegno

Opzionali (li useremo nella terza parte del tutorial) :

  • un bisturi
  • dei punzoni per carta con motivi geometrici o floreali
  • del washi tape, o nastro adesivo colorato, per rifinire i bordi

Tutto inizia da loro: due scatole da scarpe , possibilmente di dimensione molto simile.
Se non ne avete in casa da riciclare non esitate a chiederle al negozio di scarpe da cui vi rifornite o al banco di scarpe in un mercato. Ne hanno sempre di vuote, pulite e sono ben felici di liberarsene.
Una delle due diventerà la nostra casetta a due piani e la chiameremo scatola1 e coperchio1, l’altra ci servirà per ottenere i pezzi aggiuntivi che ci serviranno e la chiameremo scatola2 e coperchio2

Casetta - Step 2

Iniziamo con il prendere la misura della profondità della scatola1, ovvero misuriamo quanti centimetri ci sono dal bordo al fondo della scatola, la misura che ci serve è evidenziata in figura con il tratto in rosso.
Scatola1 e coperchio1 li mettiamo ora da parte.

Casetta - Step 3

Prendiamo il coperchio2 e riportiamo la misura della profondità con un piccolo segno su entrambi i lati del coperchio (frecce rosse) e con la matita tracciamo una riga che unisce i due segni sui lati

Ora tagliamo il coperchio2, con la forbice o il taglierino, seguendo la riga tracciata prima. Attenzione alle lame…sono fatte per tagliare quindi non distraetevi mentre le maneggiate. Questo pezzo appena tagliato diventerà il pavimento/soffitto che separa i due piani della casetta

alcune parti del coperchio non presentano ripiegature altre sì, come nel caso di quello che sto usando per il tutorial, se è così anche il vostro coperchio aprite tutte le parti ripiegate, sono probabilmente incollate per cui tirate delicatamente fino a staccare la piega senza strappare il cartone.

Con una forbice o taglierino riducete la dimensione dei lati del coperchio ad alette di poco più di 1 cm come in figura, smussate gli spigoli delle alette

provate ad inserire il pezzo così tagliato nella scatola1 per vedere se si incastra bene (non incollate nulla per ora). Se risultasse troppo piccolo o troppo grande di qualche millimetro…

Con l’aiuto di un righello passate la costa delle forbici, o di un coltello da cucina, sulla nuova piega che vi servirà per adattare la dimensione alla scatola1 . La costa è la parte opposta a quella dove c’è la lama.
Nel mio caso il coperchio era più grande (ed è normale dato che il coperchio è sempre più grande di poco della scatola e le mie due scatole sono identiche) per cui ho tracciato una nuova piega qualche millimetro più all’interno della piega naturale che aveva. Dopo questo accorgimento il pavimento/soffitto calzava perfettamente dentro la scatola1.

Perchè tracciare la piega con la costa della forbice o di un coltello da cucina? (occhio ‘costa’…non ‘lama’ vogliamo incidere e non tagliare).
Perchè il cartone è ricco di fibre che sono impastate in ogni direzione (non hanno cioè una direzione preferenziale che ne facilita la piega ) e quindi è difficile creare piege belle dritte e pulite cercando di piegarlo. Questro trucco vi permetterà di piegare cartone e cartoncini con molta meno fatica e pieghe sempre perfette!

Ora pensiamo al tetto

Prendete la misura della parte più corta della scatola1 e poi… non spaventatevi! Useremo poca, pochissima matematica e scoprirete che quelle formule che sembrano tanto noiose sono invece utilissime anche dove meno te lo aspetti 🙂

Dobbiamo tagliare un angolo della scatola2 per creare il tetto che, se ci pensate bene, visto di fronte ricorda un triangolo in cui gli spioventi sono i due lati uguali di un triangolo la cui base deve essere uguale alla larghezza della casa….mettiamo tutte queste osservazioni insieme e guardiamo la figura sotto

Caro buon vecchio Pitagora!

Se con l’immaginazione ruotiamo il nostro tetto (triangolino in alto a sinistra) otteniamo un triangolo che ha due lati uguali, gli amici lo chiamano Isoscele, che è un caso particolare di un più generico triangolo come quello disegnato a destra. Hanno però in comune una cosa questi due triangoli: hanno entrambi un angolo retto, (fatto cioè come gli angoli formati dai lati di un quadrato) questo permette di fare pochi calcoli che ci porteranno a tagliare con sicurezza, e senza sbagliare, un tetto perfetto per la nostra casetta e per questo dobbiamo ringraziare Pitagora, il matematico che scoprì la bellissima formula A2 + B2 = C2 detta appunto ” Teorema di Pitagora “ovvero: se noi consociamo due lati di un triangolo che ha un angolo retto possiamo, senza misurarlo, calcolare il terzo lato con estrema precisione.
Ora, noi conosciamo un lato solo: quello che misura come il lato più corto della mia scatola1 , la riga rossa misurata al passo precedente ma, il fatto che gli altri due lati siano uguali, le righe verdi, ci facilita moltissimo tutto 🙂
I pochi passaggi nella figura sopra ci fanno capire che anche conoscendo solo un lato possiamo calcolare lo stesso i due lati mancanti, proprio grazie al fatto che li vogliamo uguali!
Per capire quanto è lungo il lato del tetto che dobbiamo tagliare (foto successiva) ci basta prendere la calcolatrice e dividere per 2 la lunghezza rossa al quadrato (cioè moltiplicata per sé stessa) e poi calcolare la radice quadrata del risultato, facile no? Dai fa tutto la calcolatrice 🙂
Se non ve la sentite potete sempre andare ad occhio ma rischiate di sprecare scatole con tagli di misure errate…ne vale la pena? Non abbiate paura a farvi aiutare dall matematica, in fondo è nata proprio per questo, aiutarci 🙂

Ora che avete fatto i vostri bravi calcoli prendete la scatola2 e riportate le misure che vi servono per tagliare il tetto: dovreste saper sostituire quei punti di domanda con la misura calcolata, segnate con la mattita questa misura partendo dallo spigolo sui due lati e poi unite sul dietro della scatola questi due punti e magia: la riga che traccerete, qui indicata in rosso, sarà lunga esattamente quanto il lato corto della scatola1

Dopo aver tagliato l’angolo che ci serve dalla scatola2 prendiamo il pezzo avanzato del coperchio2 e posizionamoli uno sull’altro come in figura, ora non ci servono calcoli, avendo come riferimento il pezzo tagliato possiamo capire dove tagliare il coperchio2 per creare la chiusura del nostro ‘tetto’.

ecco fatto, il nostro tetto inizia ad avere una forma riconoscibile ma ci serve ancora qualche passo per renderlo più… tetto.

prendiamo la parte indicata in figura dalla freccia

dalle pareti della scatola2 tagliamo due rettangoli la cui base è lunga come la falda del tetto (ricordate la misura calcolata prima grazie all’amico Pitagora? quella!)

Ora posizioniamo i pezzi che abbiamo preprarato per la nostra casetta e controlliamo di avere tutto quanto ci serve:
scatola1, coperchio1, i due pezzi del tetto e i due rettangoli …ehm..in foto manca il pavimento/soffitto ma voi lo avete tenuto da parte giusto?
Ora che abbiamo la ‘struttura’ passiamo ad assemblarla!

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“La mia prima Dollshouse parte 1” di Manuela P. Michieli è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
Based on a work at https://manuelamichieli.com/tutorial/la-mia-prima-dollhouse-parte-1-di-3/

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